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UBF - Vespero: pronostici ribaltati, è un campionato bellissimo - da
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Il tecnico di Bibione ha preparato al meglio l'anticipo di sabato alle ore 16, contro il Maniago Vajont: "Ci siamo allenati bene, con voglia ed entusiasmo dopo il successo contro la Sanvitese, ma ogni partita fa storia a sè".
L'Unione Basso Friuli è in ripresa e dopo le sconfitte nelle prime due giornate, a San Vito è arrivato il riscatto con la bella vittoria per 3-2. I ragazzi di Simone Vespero sono motivati e pieni di entusiasmo dopo questo successo esterno che vorranno sicuramente riconfermare tra le mura amiche di Latisana, contro un Maniago Vajont che arriva da un turno di stop forzato. Abbiamo ascoltato il mister veneto che ci ha raccontato la marcia d'avvicinamento alla quarta giornata di campionato: "Ci siamo allenati ieri sera a Ronchi, anticipando il classico allenamento del venerdì e siamo stati fortunati perchè abbiamo avuto due ore senza pioggia che ci hanno fatto allenare senza problemi. Abbiamo una settimana positiva alle spalle, ci siamo allenati tutti bene e con entusiasmo dopo la vittoria con la Sanvitese, ma ogni partita fa storia a sè e siamo pronti alla prossima".
DEFEZIONI - "Abbiamo qualche acciaccato dalla scorsa gara che deciderò all'ultimo momento se rischiare o meno. Parlo di Moretti ed Yassine che sono fuori da qualche settimana".
MANIAGO - "Non li conosco, sto sentendo commenti di ogni tipo per qualsiasi squadra, ma più vanno avanti le giornate e più si vedono risultati completamente opposti ai pronostici. E' un campionato veramente bello perchè può succedere di tutto e non c'è una squadra che possa ammazzare fin da subito il campionato. Tutti quanti devono ancora trovare la quadra, tra infortuni, amalgama del gruppo e non dimentichiamo che bisogna anche ritrovare ritmo dopo tanti mesi di stop. Secondo me ne uscirà un campionato stupendo e molto combattuto".
CARRIERA - "Ho iniziato a Lignano in Eccellenza subentrando a mister Grillo, a stagione in corso, poi sono tornato in Veneto e da quest'anno sono passato in Promozione all'UBF. Da allenatore è la seconda esperienza in Friuli ma ho svolto tutto il settore giovanile qui, quindi sono di casa".
FONTE: www.friuligol.it - 16 Ottobre 2020
PROMOZIONE A - Il Basso Friuli rimonta e piega il Maniago Vajont - da
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Ospiti in vantaggio, ma allo scadere del primo tempo ecco il rigore che cambia l'inerzia della sfida. E nella ripresa la formazione di Vespero piazza l'allungo decisivo
UNIONE BASSO FRIULI - MANIAGO VAJONT 3-1
Gol: 13' Presotto, 46' Bacinello (rig.), 56' Osagede, 61' Paccagnin
Importante vittoria a Latisana colta dall'Unione Basso Friuli sul Maniago Vajont nell'anticipo del girone A di Promozione. I padroni di casa si sono imposti per 3-1 al termine di una gara molto equilibrata e decisa dagli episodi. Gli ospiti, portatisi in vantaggio per primi, recriminano in particolare per la concessione del calcio di rigore che, in chiusura di primo tempo, ha permesso a Bacinello di riequilibrare il punteggio. Nella ripresa la squadra di Vespero è riuscita ad accelerare, mentre quella di Mussoletto ha colpito una traversa e non ha sfruttato un penalty.
Primo tempo equilibrato, le due formazioni si studiano e cercano di proporre gioco, ma evitando di scoprirsi. Al 13 il Maniago Vajont passa a condurre grazie all'incornata con cui Matteo Presotto, all'altezza del secondo palo, sfrutta il calcio d'angolo battuto da Mazzoli. Non si fa attendere la reazione del Basso Friuli, che alza il baricentro e prova a mettere pressione alla difesa ospite, anche se fa fatica a rendersi pericoloso, mentre il Maniago Vajont punge in ripartenza. Ci provano comunque Osagede (conclusione alta) e Pavan, il quale trova pronto alla parata a terra l'esperto Peruch. In pieno recupero Trubian interviene in area in maniera ruvida su Osagede, l'arbitro assegna il rigore che il giovane Simone Bacinello trasforma per l'1-1 che chiude la prima frazione.
Nella ripresa allunga la squadra di casa e al 56' Osagede sigla il vantaggio, esplodendo dalla sinistra un rasoterra preciso e angolato. E' il momento migliore dell'undici di Vespero, che al 61' porta sul 3-1 il punteggio: si invola in area Bacinello, Peruch non trattiene la conclusione rasoterra del guizzante avversario, arriva Paccagnin (2002) e ribadisce in rete.
Non ci stanno però gli ospiti a soccombere e provano a riaprire la gara: al 77' Trubian su punizione colpisce la parte alta della traversa, mentre all'89' Mander si guadagna un penalty, lo calcia Roveredo ma Picci interviene e sventa la minaccia.
FONTE: www.friuligol.it - 17 Ottobre 2020
UBF - Bincoletto: vittoria importante, novità nello staff - da
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"Il Cobra" ex bomber di razza, ora ds del club udinese, annuncia il nuovo team manager: "Verrà a darmi una mano il mio amico Johnny Modolo Perelli che potrà mettere tutta la sua competenza ed esperienza al servizio di tutto il gruppo, soprattutto per far crescere i più giovani"
Vittoria che porta punti, entusiasmo e fermeno in casa Unione Basso Friuli, che ha sbancato il campo di San Vito con il risultato di 2-3. La vittoria galvanizza squadra, ma anche dirigenza ed in primis "il Cobra" Sandro Bincoletto, che ricopre la carica di direttore sportivo.
Ci racconta come ha reagito il gruppo a questo importante successo e ci svela tante novità sia nello staff che in sede di mercato: "La squadra ha risposto bene come nelle partite precedenti, ero molto fiducioso e aspettavo solo che arrivasse questa vittoria. Sono tornati due fuoriquota importanti che hanno anche segnato, ovvero Federico e Paccagnin. Stiamo recuperando un po' di pezzi che non avevamo inizialmente, anche se l'unico calo l'abbiamo avuto contro la Buiese, forse per l'emozione della prima gara interna. Sono sempre stato tranquillo e super fiducioso di questi ragazzi, così come il mister".
GIOCATORE IN PIU' - "La squadra mi è piaciuta nel reparto offensivo con Osagiede che ha fatto una gran partita insieme a Bacinello, sono riusciti a scardinare la difesa della Sanvitese".
VITTORIA - "Un successo importante, che vale anche più dei tre punti guadagnati in classifica, perchè vincere a San Vito per il morale della rosa è un toccasana".
NOVITA' - "Verrà a darmi una mano il mio amico Johnny Modolo Perelli in qualità di team manager, affinchè possiamo avere un'altra persona di grande competenza ed esperienza che potrà aiutare i ragazzi più giovani a crescere. Domani lo presenterò a tutto il gruppo. Aggiungo che ci mobiliteremo ancora sul mercato sia in entrata che in uscita, a breve ci saranno aggiornamenti".
FONTE: www.friuligol.it - 12 Ottobre 2020
Pertegada, prove tecniche di fusione. - da
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Pertegada, prove tecniche di fusione. Tisci:
“Evento storico”
Amalia Tisci, segretario e responsabile del settore giovanile del Pertegada Calcio, ha risposto ad alcune domande sul campionato appena concluso e sui progetti per il futuro. “Con la diffusione del Covid-19 ci siamo fermati totalmente e abbiamo annullato tutto. Purtroppo, anche ora con i protocolli che sono stati imposti non saremo in grado di rispettare tutte le norme di sicurezza, quindi, se dovessero confermarli, ci vorrà tempo per ripartire. Durante il periodo del lockdown abbiamo cercato di organizzarci con i giocatori del settore giovanile per fare videochiamate di gruppo, nelle quali il mister indicava alcuni esercizi da poter fare per tenersi in allenamento”.
Per la società è motivo di orgoglio il settore giovanile, il segretario, infatti, dice: “E’ stata la prima volta, dopo 15 anni, in cui siamo riusciti a fare la squadra dei giovanissimi. Il nostro settore giovanile conta oggi 80 iscritti e siamo partiti da 12 bambini”.
Per quanto riguarda il campionato della prima squadra, invece, la prima metà del campionato è stata dura: “Abbiamo incontrato delle difficoltà, ci siamo scontrati con squadre strutturate molto bene, era un girone impegnativo però come società siamo contenti perché abbiamo visto il desiderio di combattere. I nostri ragazzi non hanno mai smesso di credere nella salvezza e non hanno mai perso la voglia di impegnarsi“.
Il tecnico Lorenzo Berlasso non guiderà la prima squadra giallonera il prossimo anno, non ci sono ancora nomi ufficiali ma stanno valutando determinate proposte. È probabile anche una collaborazione: “Stiamo cercando di creare una fusione con il Latisana Ronchis e sarà un avvenimento storico: 150 anni di calcio nello stesso comune. Puntiamo a creare un’unica società con un’unica squadra e un settore giovanile di elevata qualità”.
Non ci sono, invece, accordi ufficiali con i giocatori ma si stanno muovendo sul mercato alla ricerca della spina dorsale per la prima squadra, puntando a “un difensore centrale, un centrocampista e un ottimo attaccante”. (Katia Sorrentino)
FONTE: www.tremilasport.com - 13 Giugno 2020
I 90 anni di Lorenzo Buffon, una vita di sport e sacrifici: - da
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Omaggio alla carriera dell’ex portiere di Milan e Nazionale: «Orgoglio del Friuli». L’abbraccio del mondo del calcio: «È un prezioso esempio per i giovani»
LATISANA. Da sabato sera ha un nome nuovo Lorenzo Buffon. Fortunato. «Perché lo sono stato nella mia vita per aver incontrato maestri che mi hanno insegnato tanto». Come don Giovanni Martinis che da bambino all’oratorio di Latisana gli disse: «Siccome sai dipingere le immagini sacre metti in porta le tue mani così non prendiamo gol. E quella stata la mia fortuna».
Se l’è dato lui, ex portiere del Milan (con cui vinse quattro scudetti, un quinto con l’Inter) e della Nazionale, questo nuovo nome vedendo le tante persone che c’erano per festeggiare i suoi 90 anni (compiuti il 19 dicembre) all’evento organizzato dalla società calcistica Latisana Ronchis, nell’ambito delle iniziative per il centenario del sodalizio, assieme all’amministrazione comunale. Non ha nascosto l’emozione, lui signore di un calcio che non c’è più. «Sono proprio fortunato» ripete.
Ma una carriera, si sa, non è solo questione di fortuna. È impegno, è fatica, è sudore, è sacrificio. È tenacia. Quella che lo spingeva ad allenarsi per ore, fino a notte, una volta, e un’altra e così via fino a quando il movimento non era perfetto, quella che gli faceva tenere i tappi delle bottiglie di birra in tasca per stringerli fino a quando le dita non facevano male perché voleva avere mani forti che non facessero scivolare il pallone. La sua presa divenne sicura, di ferro.
Lo chiamarono poi Tenaglia. Il campione, parente dell’attuale portiere della Juventus Gianluigi Buffon, si rivolge ai calciatori del domani, i pulcini e gli esordienti di oggi: «Ragazzi, ricordate sempre, lo sport deve unire le persone mai dividere».
Accanto a lui a festeggiarlo c’è il telecronista Bruno Pizzul. «Lorenzo è stato un punto di riferimento e un motivo di orgoglio regionale – afferma –. Ha avuto una carriera straordinaria, sempre corretto e circondato dall’affetto e dal rispetto delle persone e questo è importante in un mondo come quello del calcio, oggi ma pure allora, in cui ogni tanto c’è disattenzione verso le regole del comportamento e dell’educazione». È sempre stato elegante Lorenzo. Dentro e fuori dal campo.
«L’ho ammirato tanto – racconta poi l’ex calciatore e allenatore Massimo Giacomini –, un fuoriclasse con la sua eleganza e i movimenti morbidi da pantera. Sono fiero di essere suo amico». Una vita di calcio e di passione. Lui, un esempio. Gli aneddoti sono tanti, troppi per essere ricordati tutti in una sera. Ripensa al suo esordio al Milan nel 1949 contro la Sampdoria, dopo che fu scartato al provino con l’Udinese «perché con il mio metro e novanta ero troppo alto».
Lorenzo, calciatore, Lorenzo dirigente del Milan come ricordano Bruno e Tito Rocco figli del grande Nereo. Con il Friuli sempre nel cuore. Lui che dopo le partite all’Estero – dal Canada al Belgio – andava a trovare i friulani che là vivevano. Per sentirsi così sempre a casa.
Ermes Canciani, presidente della Figc regionale guarda i giovani calciatori e li sprona «a imitare quello che hanno fatto Buffon, Giacomini e Pizzul, a imparare chi erano questi signori, i sacrifici che hanno fatto perché senza impegno non c’è successo. Meno tatuaggi e piercing e più lavoro».
L’assessore allo sport Daniela Lizzi e il sindaco Daniele Galizio gli consegnano una targa «per aver dato lustro al nostro territorio». Lorenzo ringrazia. In prima fila è seduta la moglie Loredana, orgogliosa. «Sono nato e morirò milanista ma con l’Udinese nel cuore – dice –. Ci rivediamo a festeggiare tra 10 anni. D’ora in poi chiamatemi Fortunato».
FONTE: MessaggeroVeneto - 02 Gennaio 2020
LEGGI anche: 31 Gennaio 2020
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