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PROMOZIONE Girone A - Berlasso va alla guerra - da valvasev

Lorenzo Berlasso Il tecnico alza la posta in palio: "Basta umiliarci con decisioni come quelle di Marano; andremo in campo per combattere fino all'ultimo respiro a partire dal recupero con il Camino"

Lorenzo Berlasso va alla guerra. Il carismatico tecnico del Pertegada è pronto a moltiplicare gli sforzi pur di tirare fuori dai guai in classifica la sua splendida squadra di giovani e meno giovani guerrieri.

Tuttavia gli avversari sono molti, compreso anche chi dovrebbe essere imparziale. E allora ecco lo sfogo del timoniere giallonero: "Sono stanco di essere umiliato, è già accaduto più volte, col Corva, a Tolmezzo e ora a Marano.

Non ho niente contro la Maranese, che ha fatto la sua partita vincendola. Però non si può non dare un rigore come quello che avrebbe dovuto seguire obbligatoriamente il fallo subito in area all'ultimo minuto dal nostro Comisso ! Oggi 3-4 episodi contro hanno deciso la gara e, allora, se la categoria vuole farci la guerra, guerra sia".

Protesta, chiede considerazione per il Pertegada, Berlasso, pronto a sfidare di petto i proiettili: "No, alibi, no, né lacrime di paura e depressione, ma semmai di rabbia; andremo in campo per dare tutto, a cominciare dal recupero di mercoledì col Camino, dove l'avversario non passerà, non potrà passare".

E se il senso di ingiustizia ha fatto esplodere Bottacin e Brucoli, espulsi nel finale del match con la Maranese, si può star sicuri che il Pertegada venderà carissima la pelle come ha fatto oggi contro i lagunari anche con 6 fuoriquota (tra cui 4 2001) contemporaneamente in campo. L'età non conta, contano il coraggio, l'orgoglio, la voglia di...

Più il Pertegada lo buttano giù, e più Berlasso e i suoi si rialzano e corrono verso i proiettili.

FONTE: FRIULIGOAL - 01 Dicembre 2019


Pubblicato il 04/12/2019 @ 06:10  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Pertegada gigante a Staranzano. Berlasso non si accontenta - da valvasev

Terenziana-starazano-Pertegaca calcio I gialloneri impediscono alla Terenziana di rendersi pericolosa e lo scontro al vertice termina 0-0. Il condottierio lancia la sfida ai suoi ragazzi: lavorare forte anche durante la sosta per tentare di completare un intero campionato da protagonisti

Il Pertegada chiude un fenomenale girone d'andata a quota 32, con una sola sconfitta al passivo, e in scia alla turbo Terenziana. Oggi lo scontro al vertice di Staranzano è terminato 0-0, con i gialloneri che hanno impedito alla capolista di rendersi pericolosa. Pertegada impressionante sul piano della coralità, della capacità di restare corto, mettendo in difficoltà i padroni di casa con le ripartenze. Tanto che sono stati gli ospiti nel primo tempo ad andare più vicini al gol, colpendo un palo e rendendosi pericolosi in un paio di altre situazioni.

Nella ripresa la Terenziana ha alzato i giri del suo potente motore, ma non è mai riuscita a pungere davvero una difesa che, del resto, nelle ultime 6 gare non ha subito neppure una rete! 
Lorenzo Berlasso è soddisfatto dell'ennesima prestazione di grosso spessore della sua creatura, ma lancia insieme ai complementi anche la sfida ai suoi ragazzi, chiamati a sacrificare una parte delle loro ferie del periodo natalizio (molti di loro hanno lavorato durante la stagione estiva) per costruire le basi atletiche e motivazionali di un girone di ritorno che sarà durissimo e, insieme, potrebbe rivelarsi indimenticabile per il club giallonero.

Come a dire: abbiamo dimostrato di potercela giocare con chiunque, anche con l'atomica Terenziana, starà a noi nelle prossime settimane decidere chi vogliamo essere nella fase discendente di una stagione che in avvio vedrà il Pertegada dover affrontare Sant'Andrea, Sangiorgina e Rivignano.

FONTE: Friuli Gol - 16 Dicembre 2018


Pubblicato il 17/12/2018 @ 00:16  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

A Marano cade la regina. Isonzo e Pertegada impennano - da valvasev

Dopo oltre 400 giorni lo Staranzano cade in campionato: l'impresa è firmata dalla Maranese. A proposito di imprese: l'Aquileia passa sul campo del Domio. Pareggio pirotecnico tra Ufm e Isontina, che restano in affanno in classifica

Per la legge dei grandi numeri prima o poi doveva accadere. Dopo tredici mesi e mezzo la Terenziana registra una sconfitta in campionato, l’ultima risale al primo ottobre dello scorso anno, subita in casa nel derby con la Romana per 2-1. A distanza di 406 giorni col medesimo punteggio i biancorossi di Gregoratti cadono sul campo della Maranese anche se alcuni scricchiolii già si potevano scorgere nel rocambolesco 3-3 dello scorso sabato con la Gradese. Profumo di laguna amaro per i bisiachi andati sotto per le reti di Simone Motta e Uanetto nel giro di pochissimi minuti nella ripresa, poi De Carlo ridà speranza agli staranzanesi, rimasta incompiuta.

Lo stop favorisce l’Isonzo ora appollaiato sullo stesso gradino, il primo, della classifica dopo aver vinto 2-0 la propria partita in quel di Santa Croce contro un Vesna tornato a sorreggere, in compagnia dell’Ufm, il fanalino di coda. Per la formazione di Bandini vanno a segno Anzolin dopo una decina di minuti dall’inizio seguito a poco dalla fine dal gol di Debianchi. Si accorcia quindi la classifica nei piani alti, il Pertegada sale sul podio da solo in virtù del successo sul Carso a Trebiciano nei confronti del Primorec per 3-0 infliggendogli la quarta sconfitta casalinga. A far felice mister Berlasso ci hanno pensato Cervesato, Daniel Picci e Brucoli.

Sui posti dietro non ci sono vinti ne vincitori a Monfalcone il cui punteggio finale di 3-3 non serve a alle due contendenti Ufm e Isontina alle quali serviva una vittoria per scacciare, o almeno provare, la crisi. Ne è uscita una gara dalle mille emozioni iniziata con il vantaggio ospite di Woznjak e dopo tre minuti Grion pareggia per i canterini che ribaltano alla mezzora con Turco e aumentano il bottino con Cuzzolin. Nella ripresa l’Isontina tira fuori l’orgoglio, dimezza con De Matteo e infine perviene al pareggio con il sempre eterno Cristian Faggiani. E alla fine tutti a meditare al fornitissimo chiosco gestito dal “Furgon delle Meravilie”.

La Gradese, in vantaggio nella prima frazione con El Mouhajdi si fa raggiungere nel secondo tempo alla “Schiusa” dal Sant’Andrea con la rete di Moriones per un pareggio che frena i mamoli al riavvicinamento alle posizioni di testa, mentre i triestini riescono a tenersi aggrappati al gruppo centrale.

Colpo grosso dell’Aquileia sul campo del Domio sfatando il tabù del terreno sintetico da parte della truppa di Mauro. Scatenati gli azzurri con l’iniziale doppietta di Casasola e le successive marcature di Boaro e ancora dell’onnipresente Casasola che però non si porterà a casa il pallone. Per i verdi di casa mitiga il tonfo la doppietta di Lapaine.

Finisce 1-1 la sfida carsolina fra Zarja e Rivignano con gli ospiti per primi in rete con Zoppolato e pareggio triestino di Zucchini.
Nell’anticipo di sabato nulla di fatto fra Ruda e Sangiorgina con i padroni di casa piuttosto spreconi e ospiti attenti a non scoprirsi ma anche temibili nelle ripartenze.

FONTE: MessaggeroVeneto - 11 Novembre 2018


Pubblicato il 17/12/2018 @ 00:14  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Latisana: Colpito da una pallonata arbitro finisce all’ospedale - da valvasev

pallonata-arbitro Latisana: è accaduto durante la partita tra la squadra locale e il Palazzolo Colpo fortuito alla testa per il 20enne direttore di gara, il match si ferma al 30’

LATISANA. Un colpo fortuito alla testa poi lo stop. Dura 30 minuti la sfida del girone C di Seconda categoria tra Latisana/Ronchis e Palazzolo costrette allo stop anticipato per l'infortunio del direttore di gara Francesco Zancolo della sezione di Pordenone.

É il ventesimo del primo tempo con la squadra di casa che sta attaccando: Colautti, giocatore di casa, interviene sul pallone provando il tiro in porta ma colpendo, in maniera del tutto fortuita, il direttore di gara con una pallonata alla testa. Immediati lo stop e i soccorsi da parte dello staff sanitario del Latisana/Ronchis con il giovane fischietto che rassicura di poter continuare. Dieci minuti più tardi, però, i giocatori in campo capiscono, dialogando con lo stesso, sulla poca lucidità con la quale risponde alle domande, fino ad arrivare al punto di non ricordare nemmeno di aver subito un colpo poco prima. Lo stop, allora, lo decidono i calciatori con i dirigenti di casa che fanno arrivare, dal vicino pronto soccorso, l'ambulanza che trasporta il ventenne di Pordenone all'ospedale.

«Ci siamo subito preoccupati - racconta Andrea Veneruzzo, vice presidente dei padroni di casa - e l'abbiamo convinto a fermarsi mentre arrivava l’ambulanza. In serata gli abbiamo fatto visita e ci auguriamo di rivederlo presto in campo, magari proprio a dirigere il recupero della gara di ieri». Direttore di gara raggiunto, in ospedale, anche dal presidente della propria sezione arbitrale Gianluca Sant che rassicura sulle condizioni del ragazzo. «Sarà tenuto in osservazione precauzionalmente»

FONTE: MessaggeroVeneto - 19 Marzo 2017


Pubblicato il 19/03/2017 @ 23:33  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Oltre ottanta profughi arruolati nel calcio amatoriale - da valvasev

profughi arruolati nel calcio amatoriale Oltre ottanta profughi arruolati nel calcio amatoriale
Udine, progetto della Regione finanziato con trentamila euro

UDINE. Negli ultimi anni il calcio-spettacolo non ha dato la migliore immagine di sé quanto a inclusione eppure il tappeto verde, simbolo in Italia dello sport per eccellenza, rimane nella sostanza un luogo ideale in cui stringersi la mano. Il calcio è gruppo, gioco di squadra, tattica, rispetto delle regole.

Davanti a un pallone vengono meno le differenze. Le barriere linguistiche. Non pensate al calcio delle prime serie. Quello è altra cosa. Pensate piuttosto ai bambini che al parco inseguono il pallone e che da grandi, per ritrovare quella stessa gioia di stare insieme e mettersi alla prova, militano negli amatori.

Sulla scia di queste considerazioni ha preso corpo il progetto Calcioxenia sostenuto dalla Regione con 30 mila euro. Letteralmente: Calcio opportunità (dal greco).

Ideato dalla Lega calcio collinare ha coinvolto fin qui 72 profughi che si sono cimentati sui campetti del calcio a 5 in diversi allenamenti e che, presa confidenza con il pallone - un’assoluta novità per molti di loro - il prossime mese di febbraio si metteranno alla prova in un vero e proprio torneo. L’appuntamento è fissato per il 12 febbraio a Villa Santina.

«E chissà che in quell’occasione non dia un calcio alla palla anche io» ha detto ieri scherzando (o no?) la presidente della Regione Debora Serracchiani che assieme all’assessore Gianni Torrenti e ai vertici della Lega ha presentato l’iniziativa.

«Possiamo continuare a pensare che la migrazione è un problema - ha esordito Serracchiani - oppure un tema sul quale trovare soluzioni. Possiamo chiuderci nelle nostre case oppure confrontarci. Anche attraverso lo sport». E’ questo l’obiettivo di Calcioxenia.

«La nostra Lega è nata 30 anni fa per consentire di praticare sport a chi nelle sedi ufficiali non poteva praticarlo. Perché troppo scarso. Siamo nati per fare sport senza pregiudizi» ha aggiunto Daniele Tonino, presidente della Lega Calcio Friuli Collinare che oggi vanta 9 mila tesserati.

«Cinquecento dei quali sono già stranieri» ha aggiunto Tonino che oggi assieme alla Lega ha deciso di fare la propria parte per cercare di agevolare il processo d’integrazione. Palla al piede. La Lega ha così dato vita a 30 allenamenti, coinvolgendo assieme a 70 giocatori friulani 82 richiedenti asilo, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, provenienti da Pakistan (39), Afganistan (31), Guinea (3), Gambia (3), Mali (2), Iran (1), Bangladesh (1), India (1) e Iraq (1).

Ciò grazie alla disponibilità di alcune associazioni sportive e della Caritas di Udine, della Comunità di Tramonti, dell’Ics Trieste e della Onlus Nuovi Cittadini Udine. Dopo qualche difficoltà iniziale, il pallone ha fatto la magia di cui è sempre capace e i ragazzi sono entrati in “partita”.

Che possa diventare questo un nuovo osservatorio per l’Udinese di Paron Pozzo? Torrenti si limita ad un augurio: «Che il progetto sperimentale possa essere replicato in altri contesti».

FONTE: MessaggeroVeneto - 20 Gennaio 2017


Pubblicato il 21/01/2017 @ 14:58  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina
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